Casoria (Na) La predica della desolata.

madonna-desolata.jpgSuore Vittime Espiatrici  di Gesù Sacramentato
Casoria – Venerdì 30 marzo 2012, ore 18,00
Predica della Desolata  a cura di P.Antonio Rungi, passionista
La Via Matris, la via del dolore della Madre del Signore

Canto introduttivo

C. Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. T. Amen.
C. Il Signore sia con voi. T.E con il tuo spirito

Fratelli e sorelle, nell’imminenza della settimana santa, questa sera siamo convocati in preghiera per camminare con Maria, la Madre di Gesù, sulla via del Calvario e della sofferenza umana, che in Gesù Cristo diventa sofferenza redentiva. Nel ripercorrere le tappe citate dagli evangelisti dei dolori di Maria, seguendo la pietà popolare che da secoli, prima di Pasqua, dedica questo venerdì di Quaresima alla Madre Addolorata e Vergine Desolata, predisponiamo il nostro cuore a vivere questo momento di preghiera e di riflessione avendo quale guida e compagna di viaggio, Colei che Gesù stesso ha scelta per sua e nostra Madre. Ci affidiamo alla Madonna perché questa sua via del dolore diventi via di liberazione e purificazione per noi.

Preghiamo.
C. Signore, guarda questa tua famiglia, pellegrina nel tempo, e fa che, camminando con la Beata Vergine per la via della Croce, giunga alla piena conoscenza di Cristo, compimento di ogni speranza. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

CANTO
PRIMA STAZIONE:
Maria accoglie nella fede la profezia di Simeone.

L1. DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 2, 34-35)
Simeone li benedisse e parlò a Maria sua madre: ‹‹Egli è qui per la rovina e la resurrezione di molti  in Israele, segno di contraddizione perchè siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima››.

L2. Dal Magistero di Benedetto XVI
Il gesto rituale dei genitori di Gesù, che avviene nello stile di umile nascondimento che caratterizza l’Incarnazione del Figlio di Dio, trova una singolare accoglienza da parte dell’anziano Simeone e della profetessa Anna. Per divina ispirazione, essi riconoscono in quel bambino il Messia annunziato dai profeti. Nell’incontro tra il vegliardo Simeone e Maria, giovane madre, Antico e Nuovo Testamento si congiungono in modo mirabile nel rendimento di grazie per il dono della Luce, che ha brillato nelle tenebre ed ha impedito loro di prevalere: Cristo Signore, luce per illuminare le genti e gloria del suo popolo Israele (cfr Lc 2,32).

Breve riflessione del predicatore.

L3. PREGHIAMO INSIEME : Ascoltaci, Signore.

 
-Signore, sostieni e conforta coloro che soffrono a causa del tuo nome.
-Illumina coloro che non ti conoscono perché credano in te, unico Dio vivo e vero.
-Aiutaci ad accoglierti nell’ora del dolore e della prova.
-Fa che ti riconosciamo e ti incontriamo nelle membra sofferenti della Chiesa.

C. ORAZIONE. O Dio speranza degli uomini, che per mezzo di Simeone, uomo giusto, hai predetto alla Vergine Maria un’ora di tenebra e di dolore, concedici di mantenere salda la fede nel tempo del dubbio e della prova. Per Cristo nostro Signore. Amen

CANTO
SECONDA STAZIONE
Maria fugge in Egitto con Gesù e Giuseppe.

L1. DAL VANGELO SECONDO MATTEO (2, 13-14)
Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: ‹‹Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta la finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo››. Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto.

L2. Dal Magistero di Benedetto XVI
La prima ad essere ricolmata della benedizione di Dio è stata Maria, la vergine, sposa di Giuseppe, che Dio ha prescelto dal primo istante della sua esistenza per essere la madre del suo Figlio fatto uomo. Lei è la “benedetta fra le donne” (Lc 1,42) – come la saluta santa Elisabetta. Tutta la sua vita è nella luce del Signore, nel raggio d’azione del nome e del volto di Dio incarnato in Gesù, il “frutto benedetto del [suo] grembo”. Così ce la presenta il Vangelo di Luca: tutta intenta a custodire e meditare nel suo cuore ogni cosa riguardante il suo figlio Gesù (cfr Lc 2,19.51). Il mistero della sua divina maternità, che oggi celebriamo, contiene in misura sovrabbondante quel dono di grazia che ogni maternità umana porta con sé, tanto che la fecondità del grembo è sempre stata associata alla benedizione di Dio. La Madre di Dio è la prima benedetta ed è Colei che porta la benedizione; è la donna che ha accolto Gesù in sé e lo ha dato alla luce per tutta la famiglia umana. Come prega la Liturgia: “sempre intatta nella sua gloria verginale, ha irradiato sul mondo la luce eterna, Gesù Cristo nostro Signore” (Prefazio della B.V. Maria I).

Breve riflessione del predicatore.

L3. PREGHIAMO INSIEME E DICIAMO: Ascoltaci, o Signore.

-Per i profughi di ogni guerra, perché il nostro cuore, prima ancora delle nostre strutture di frontiera sappia accoglierli riconoscendoti in ognuno di loro.
-Perché la Chiesa si riconosca Madre dei piccoli e degli ultimi che la malvagità umana ha reso schiavi.
-Per tutti i bambini perseguitati dal terrore e da ogni tipo di violenza, perché la nostra società sappia reagire custodendo la loro infanzia.
-Per le terre in cui visse Gesù, affinché, come un giorno lo accolsero come figlio del falegname,  sappiano accoglierlo adesso come unico e vero Dio.

PREGHIAMO
O Dio che nella Santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che per intercessione del tuo Figlio Gesù, della Vergine Madre e di San Giuseppe camminiamo tra le varie vicende del mondo, sempre orientati ai beni eterni.  Per Cristo nostro Signore.
Amen.

 
CANTO

TERZA STAZIONE
Maria cerca Gesù smarrito in Gerusalemme.

L1. DAL VANGELO SECONDO LUCA (2, 42-45)
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono  (a Gerusalemme) secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.

L2. Dal Magistero di Benedetto XVI
Maria è madre e modello della Chiesa, che accoglie nella fede la divina Parola e si offre a Dio come “terra buona” in cui Egli può continuare a compiere il suo mistero di salvezza. Anche la Chiesa partecipa al mistero della divina maternità, mediante la predicazione, che sparge nel mondo il seme del Vangelo, e mediante i Sacramenti, che comunicano agli uomini la grazia e la vita divina. In particolare nel sacramento del Battesimo la Chiesa vive questa maternità, quando genera i figli di Dio dall’acqua e dallo Spirito Santo, il quale in ciascuno di essi grida: “Abbà! Padre!” (Gal 4,6). Come Maria, la Chiesa è mediatrice della benedizione di Dio per il mondo: la riceve accogliendo Gesù e la trasmette portando Gesù. E’ Lui la misericordia e la pace che il mondo da sé non può darsi e di cui ha bisogno sempre, come e più del pane.

BREVE RIFLESSIONE DEL PREDICATORE.

L3. PREGHIAMO INSIEME: Fa che cerchiamo la tua volontà o Signore.

-Per coloro che hai chiamato a servirti nel tuo Tempio Santo. Siano sempre fedeli alla tua chiamata e cerchino sempre e solo la tua volontà.
-Per noi pellegrini su questa terra. Il nostro viaggio sia una continua ricerca della tua volontà.
-Per tutte le  madri, affinché accolgano come dono la chiamata dei propri figli a fare la volontà del Padre.
– Per tutti i giovani che sono in ricerca. Sappiano riconoscere negli avvenimenti della vita la dolce presenza della Madre Celeste.

ORAZIONE. Padre Santo, con sapiente disegno hai disposto che la Beata Vergine sperimentasse il dolore dello smarrimento del Figlio e lo ritrovasse nel tempio intento a compiere la tua volontà; concedi a noi, ti preghiamo, di cercare Cristo con generoso impegno e di scoprirlo nella tua Parola e nel Mistero della Chiesa. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
 

CANTO

QUARTA STAZIONE
Maria incontra Gesù sulla via del Calvario.

DAL VANGELO SECONDO LUCA (Lc 23, 26-27)
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.

L2. Dal Magistero di Benedetto XVI
MARIA È UNA DONNA CHE AMA. COME POTREBBE ESSERE DIVERSAMENTE? IN QUANTO CREDENTE CHE NELLA FEDE PENSA CON I PENSIERI DI DIO E VUOLE CON LA VOLONTÀ DI DIO, ELLA NON PUÒ ESSERE CHE UNA DONNA CHE AMA. NOI LO INTUIAMO NEI GESTI SILENZIOSI, DI CUI CI RIFERISCONO I RACCONTI EVANGELICI DELL’INFANZIA. LO VEDIAMO NELLA DELICATEZZA, CON LA QUALE A CANA PERCEPISCE LA NECESSITÀ IN CUI VERSANO GLI SPOSI E LA PRESENTA A GESÙ. LO VEDIAMO NELL’UMILTÀ CON CUI ACCETTA DI ESSERE TRASCURATA NEL PERIODO DELLA VITA PUBBLICA DI GESÙ, SAPENDO CHE IL FIGLIO DEVE FONDARE UNA NUOVA FAMIGLIA E CHE L’ORA DELLA MADRE ARRIVERÀ SOLTANTO NEL MOMENTO DELLA CROCE, CHE SARÀ LA VERA ORA DI GESÙ. ALLORA, QUANDO I DISCEPOLI SARANNO FUGGITI, LEI RESTERÀ SOTTO LA CROCE. PIÙ TARDI, NELL’ORA DI PENTECOSTE, SARANNO LORO A STRINGERSI INTORNO A LEI NELL’ATTESA DELLO SPIRITO SANTO.

BREVE RIFLESSIONE DEL PREDICATORE.

L3. PREGHIAMO INSIEME: Ascoltaci Signore.
-Per tutti gli ammalati, perché attraverso la nostra presenza e il nostro conforto sappiano accogliere la croce di Gesù.
-Per noi tutti che ogni giorno incontriamo la croce e la sofferenza affinché in essa sappiamo scorgere il volto del Crocifisso che mai ci abbandona.
-Per le madri che soffrono a causa delle scelte sbagliate dei figli, perché ricevano dalla nostra preghiera la forza per continuare il difficile cammino del calvario.

ORAZIONE. Padre Santo, sotto il cui sguardo d’amore tuo Figlio, servo obbediente, ha incontrato sulla via del Calvario la Madre addolorata, suscita in noi il sincero desiderio di seguire Cristo portando la nostra croce e di andare incontro al fratello che soffre. Per Cristo Nostro Signore.
 

CANTO
QUINTA STAZIONE
Maria sta presso la croce del Figlio.

L1.DA VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 19, 25-27)
 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: ‹‹Donna, ecco il tuo figlio!››. Poi disse al discepolo: ‹‹Ecco la tua madre!››. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

L2. Dal Magistero di Benedetto XVI
ALLA VITA DEI SANTI NON APPARTIENE SOLO LA LORO BIOGRAFIA TERRENA, MA ANCHE IL LORO VIVERE ED OPERARE IN DIO DOPO LA MORTE. NEI SANTI DIVENTA OVVIO: CHI VA VERSO DIO NON SI ALLONTANA DAGLI UOMINI, MA SI RENDE INVECE AD ESSI VERAMENTE VICINO. IN NESSUNO LO VEDIAMO MEGLIO CHE IN MARIA. LA PAROLA DEL CROCIFISSO AL DISCEPOLO — A GIOVANNI E ATTRAVERSO DI LUI A TUTTI I DISCEPOLI DI GESÙ: «ECCO TUA MADRE» (GV 19, 27) — DIVENTA NEL CORSO DELLE GENERAZIONI SEMPRE NUOVAMENTE VERA. MARIA È DIVENTATA, DI FATTO, MADRE DI TUTTI I CREDENTI.

Breve riflessione del predicatore.

L3. PREGHIAMO INSIEME: Ascoltaci, Signore.
-Per tutte le madri che lottano per la sopravvivenza dei loro figli, perché siano consolate dalla materna dolcezza di Maria e confortate dalla sua intercessione.
-Per tutte le madri dei soldati morti o dispersi nelle guerre di queste secolo, perché il loro pianto e le loro sofferenza trovi consolazione in te o Dio.
-Per tutte le donne che soffrono perché ridotte in schiavitù, affinché la nostra società sappia reagire liberandole dalla sottomissione alla quale sono costrette.

ORAZIONE. O Dio, tu hai voluto che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce, fosse presente la sua madre addolorata: fà che, associati alla passione di Cristo, partecipiamo alla Gloria della resurrezione. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
 

CANTO
SESTA STAZIONE
Maria accoglie nel suo grembo Gesù deposto dalla croce.

DAL VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 27, 57-59)
Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe, preso il corpo di Gesù e  lo avvolse il un candido lenzuolo.

L2. DAL MAGISTERO DI BENEDETTO XVI
ALLA  BONTÀ MATERNA DI MARIA, COME ALLA SUA PUREZZA E BELLEZZA VERGINALE, SI RIVOLGONO GLI UOMINI DI TUTTI I TEMPI E DI TUTTE LE PARTI DEL MONDO NELLE LORO NECESSITÀ E SPERANZE, NELLE LORO GIOIE E SOFFERENZE, NELLE LORO SOLITUDINI COME ANCHE NELLA CONDIVISIONE COMUNITARIA. E SEMPRE SPERIMENTANO IL DONO DELLA SUA BONTÀ, SPERIMENTANO L’AMORE INESAURIBILE CHE ELLA RIVERSA DAL PROFONDO DEL SUO CUORE. LE TESTIMONIANZE DI GRATITUDINE, A LEI TRIBUTATE IN TUTTI I CONTINENTI E IN TUTTE LE CULTURE, SONO IL RICONOSCIMENTO DI QUELL’AMORE PURO CHE NON CERCA SE STESSO, MA SEMPLICEMENTE VUOLE IL BENE.

Breve riflessione del predicatore.

L3. PREGHIAMO INSIEME: Ascoltaci, Signore.
-Per i popoli vittime di atroci e ingiuste dittature, perché nell’unità trovino la chiave per risorgere e conquistarsi un futuro di pace e prosperità.
-Per i popoli in guerra, perché attraverso la mediazione di uomini giusti sappiano ricomporre ogni divisione e iniziare un’autentica ricostruzione sociale e morale.
-Perché ogni cristiano sia segno di resurrezione e di vita in un mondo lacerato dalla divisione e dalla morte.

ORAZIONE. Padre misericordioso, che nell’ora della prova hai consolato la madre desolata, donaci lo Spirito di consolazione, perché sappiamo consolare i fratelli che vivono nella solitudine o gemono nell’afflizione. Per Cristo Nostro Signore. Amen.
 

CANTO
SETTIMA STAZIONE
Maria affida al sepolcro il corpo di Gesù in attesa della resurrezione.

DA VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 19, 40-42a)
Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero il bende insieme ad oli aromatici, com’è usanza seppellire per i giudei. Ora nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro vuoto, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù.

L2. Dal Magistero di Benedetto XVI
LA DEVOZIONE DEI FEDELI MOSTRA, AL CONTEMPO, L’INTUIZIONE INFALLIBILE DI COME UN TALE AMORE SIA POSSIBILE: LO DIVENTA GRAZIE ALLA PIÙ INTIMA UNIONE CON DIO, IN VIRTÙ DELLA QUALE SI È TOTALMENTE PERVASI DA LUI — UNA CONDIZIONE CHE PERMETTE A CHI HA BEVUTO ALLA FONTE DELL’AMORE DI DIO DI DIVENTARE EGLI STESSO UNA SORGENTE « DA CUI SGORGANO FIUMI DI ACQUA VIVA » (CFR GV 7, 38). MARIA, LA VERGINE, LA MADRE, CI MOSTRA CHE COS’È L’AMORE E DA DOVE ESSO TRAE LA SUA ORIGINE, LA SUA FORZA SEMPRE RINNOVATA. A LEI AFFIDIAMO LA CHIESA, LA SUA MISSIONE A SERVIZIO DELL’AMORE:

BREVE RIFLESSIONE DEL PREDICATORE.

L3. PREGHIAMO INSIEME: Ascoltaci, Signore.
-Per coloro che sono senza speranza. La testimonianza viva di noi credenti diventi occasione per guardare in maniera nuova la futuro.
-Per i morti di tutti le guerre. La loro testimonianza ricordino al mondo che solo in Dio si trova la vera sorgente della Pace.
-Per chi si è macchiato di delitti di sangue. Il rimorso lasci spazio al vero pentimento e alla volontà di una vita nuova.
-Per chi nella morte vede la parola definitiva sulla vita, affinché guardando al Cristo Risorto riconosca il valore ultraterreno ed eterno della nostra esistenza.

ORAZIONE. O Dio, nel sepolcro vuoto – segno della terra vergine – hai posto il seme della nuova creazione: concedici di essere portatori di speranza e testimoni della vita nuova operata in noi da Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
 

Conclusione
(Un Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Santo Padre e per l’acquisto delle indulgenze)

SANTA MARIA, MADRE DI DIO,
TU HAI DONATO AL MONDO LA VERA LUCE,
GESÙ, TUO FIGLIO – FIGLIO DI DIO.
TI SEI CONSEGNATA COMPLETAMENTE
ALLA CHIAMATA DI DIO
E SEI COSÌ DIVENTATA SORGENTE
DELLA BONTÀ CHE SGORGA DA LUI.
MOSTRACI GESÙ. GUIDACI A LUI.
INSEGNACI A CONOSCERLO E AD AMARLO,
PERCHÉ POSSIAMO ANCHE NOI
DIVENTARE CAPACI DI VERO AMORE
ED ESSERE SORGENTI DI ACQUA VIVA
IN MEZZO A UN MONDO ASSETATO.

C. Il Signore sia con voi. T. E con il tuo spirito

C. La benedizione di Dio onnipotente: Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen

C. Benediciamo il Signore.  T. Rendiamo, grazie a Dio

Canto finale

Casoria (Na) La predica della desolata.ultima modifica: 2012-03-31T00:02:29+02:00da pace2005
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