Pasqua 2012. Impariamo a sorridere di più e per motivi veri.

Foto-0295.jpgFoto-0294.jpg“Impariamo a sorridere.  E’ il consiglio che vi do in vista della Pasqua 2012”. E’ quanto ha detto padre Antonio Rungi, teologo morale, passionista della comunità di Itri (Lt) nella sua omelia del mercoledì Santo alle Suore dell’Opera Mariae Reginae a Formia (Lt) commentando le notizie di giornale o le recenti acquisizioni degli scienziati. “Rispetto al passato ridiamo molto di meno –afferma il teologo morale- e lo si evince dai nostri comportamenti, atteggiamenti, rapporti e relazioni con la gente. Ci riesce difficile sorridere non solo perché i problemi sono tanti, ma anche perché non siamo più abituati a sorridere rispetto al passato.  La perdita nell’arco di mezzo secolo di 25 minuti di risate al giorno, come affermano gli studiosi della materia, stanno incidendo sulla stato di salute della popolazione mondiale, soprattutto di quella occidentale. Strappare un sorriso ad una persona –aggiunge il teologo- è un’operazione titanica di questi giorni, anche perché si rischia di essere fraintesi. La cultura della depressione e della stanchezza e noia di vivere sta spegnendo nel cuore dei piccoli e grandi anche la gioia di un sorriso. E questo è un motivo di profonda preoccupazione per tutti, specie per chi è chiamato ad essere educatore e sta a contatto con le nuove generazione che di voglia di sorridere ne hanno abbastanza, ma viene spenta da chi questa voglia l’ha repressa e continua a reprimerla, perché manca in lui le ragioni più profonde del vero sorriso. La Pasqua che ci accingiamo a vivere sia una valida occasione per tutti noi per vivere la gioia nella giusta dimensione. E’ estremamente salutare per il corpo e lo spirito sorridere sempre, anche quando la vita non ti sorridere. E questo non solo perché lo dicono gli studi di ieri e di oggi, ma lo dice soprattutto il Vangelo della gioia che la Pasqua porta in se nella pienezza dei suoi contenuti più veri.  Invece di vivere nella gioia e nell’amore, quante volte le relazioni tra persona e persona, tra gruppo e gruppo, tra popolo e popolo,  sono segnate dall’egoismo, dall’ingiustizia, dall’odio, dalla violenza! Sono le piaghe dell’umanità, aperte e doloranti in ogni angolo della terra, anche se spesso ignorate e talvolta volutamente nascoste; piaghe che straziano anime e corpi di innumerevoli  uomini e donne. Esse attendono di essere lenite e guarite dalle piaghe gloriose del Signore risorto  e dalla solidarietà di quanti, sulle sue orme e in suo nome, pongono gesti d’amore, si impegnano fattivamente per la giustizia e spargono intorno a sé segni luminosi di speranza  e di solidarietà. D’altra parte –conclude padre Rungi- ci ricorda il vangelo c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Doniamo un sorriso, anzi recuperiamo maggiore sorriso ed anche la qualità fisica, morale, spirituale  e sociale della nostra vita si innalzerà”.

 

Pasqua 2012. Impariamo a sorridere di più e per motivi veri.ultima modifica: 2012-04-04T23:46:58+02:00da pace2005
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